giovedì 26 aprile 2012

Protagonista: Leonardo Patrignani


Buon giorno a tutti! Eccomi finalmente con la seconda intervista di questa rubrica che dedica i post alle scrittrici e agli scrittori che mi hanno entusiasmato e che hanno accettato di rispondere a qualche domanda per la nostra curiosità di lettori, sempre alla ricerca di spunti e informazioni!

L'intervista di oggi vede protagonista Leonardo Patrignani scrittore della trilogia "Multiversum" di cui il primo romanzo letto e recensito da me QUI.


Benvenuto Leonardo a Vivere in un Libro! Cominciamo subito, magari presentandoti ai lettori..
Ciao a tutti i tuoi lettori, mi chiamo Leonardo Patrignani e sono l'autore di Multiversum. Ho 32 anni, sono cresciuto a pane, Queen e Stephen King.

Leggendo la tua biografia si vede che sei compositore e doppiatore, come mai hai deciso di scrivere un libro?
In realtà la domanda sarebbe più corretta al contrario, visto che è dai libri (dalle storie, meglio) che sono partito. A sei anni! Ho sempre scritto, poi mi sono avvicinato alla musica e infine al doppiaggio. Diciamo che sono passioni diverse che rispondono a un'unica esigenza: esprimere il mio lato creativo, dar forma e voce alla mia fantasia.
Wow sei anni???? Incredibile! Ora sono curiosa..+____+

Qual'è il tuo libro preferito? 
Te ne indico tre, a seconda dei diversi periodi della vita: 
_infanzia: La storia infinita, M. Ende
_adolescenza: Shining, S. King
_resto della vita: 1984, G. Orwell
Bè io ho letto gli ultimi due. La storia infinita mi manca! Cercherò di recuperare!^__^


Ora approfondendo la conoscenza del tuo libro, l’idea del Multiverso da cosa è scaturita?
Da una domanda precisa: e se in una realtà parallela le cose non fossero andate così? Le "cose", nella fattispecie, riguardavano una terribile perdita che ho avuto nel 2008, quando è mancato mio padre. In una dimensione parallela del Multiverso, potremmo aver preso strade diverse, e la persona a noi più cara potrebbe essere ancora viva. Chi lo sa...
Sarebbe davvero magnifico...

Qual è il personaggio che ti è piaciuto più descrivere, o meglio creare?
Io sono ammaliato dal veggente malese. Compare poco, dice due/tre cose che sconvolgono tutto, è un personaggio-messaggio che tornerà (e che c'è sempre stato, in realtà...). Mi piace il suo look stravagante, il suo sguardo furbo e mi chiedo ancora oggi cosa veda nelle carte che ha tra le mani... forse ci vede l'intero Multiverso.
Io invece ho adorato Marco, il suo lato creativo, l'essersi risollevato dopo quello che gli era successo..fantastico! *___*






Come mai hai scelto Melbourne e Milano come ambientazioni?
Milano perchè volevo descrivere una realtà urbana, vera, che ben conosco (visto che è la città in cui vivo da quando ho 8 anni).  Melburne perché primo, sono affascinato dall'Australia. Secondo, perché volevo piazzare Jenny il più lontano possibile da Alex, in modo da far sembrare la distanza tra i due enorme, a livello geografico. Per poi distruggere questo limitante parametro, quando si scopre che Jenny vive in un posto molto più lontano... apparentemente.

E’ stato complicato intersecare tutte le realtà e riuscire a far quadrare la fine del libro?
Ci sono voluti mesi di editing, anche perché bastava cambiare un paio di dettagli a pagina 50 per ritrovarsi le altre 300 da modificare! Per fortuna ho lavorato con un editor attento e preparato come Francesco Gungui, che ha seguito tutta la lavorazione con la giusta lucidità e l'occhio "esterno" che un autore non riesce mai ad avere, per forza di cose...

C’è qualcosa che cambieresti nel tuo romanzo?
Ce ne sono state tantissime, ma svariate stesure di Multiversum mi hanno portato a un risultato del quale sono convinto, quindi diciamo che le ho già cambiate grazie a un lungo e impegnativo editing. Non esagero se ti dico che avrò scritto, per esempio, una decina di finali, fino a quando non mi è venuto il flash del VERO finale, l'unico che mi convinceva e che, a quanto sto riscontrando, piace tantissimo!



Multiversum è un libro autoconclusivo, nonostante lasci aperta la porta a un sequel.In rete si è letto spesso che in realtà sia una trilogia. Cosa ci puoi dire in merito?
Che è proprio una trilogia! Certo, il primo capitolo si conclude, ma rispalanca una porta su una realtà molto intrigante nella quale guiderò per mano il lettore all'inizio del 2013. Non per niente il sito del romanzo si chiama Multiversum Saga... ho già un accordo con Mondadori per la trilogia, e gli stessi editori stranieri, in alcuni casi (come Gallimard, editore di Harry Potter in Francia) ha già acquisito i diritti del sequel a scatola chiusa!
Complimenti davvero!!! Cavoli però ora si che mi fai stare sulle spine!!! >__<

Com’è stato scrivere un romanzo rispetto agli altri tuoi impieghi come compositore e doppiatore?
Molto impegnativo, ma è una forma di espressione che adoro, quindi annullo la fatica con l'entusiasmo. Doppiare è un lavoro serio che va fatto con velocità d'esecuzione ed esperienza, ma non occupa troppo spazio nella mia vita. Compositore lo sono ancora, ma il grosso dei miei lavori va ripescato tra il 2000 e il 2004 quando ho pubblicato tre dischi con i Beholder. Quindi, oggi come oggi la maggior parte della mia giornata di lavoro è dedicata alla scrittura.

Hai altri progetti in atto? Ci puoi anticipare qualcosina, per noi affamati di notizie librarie?
Posso dirvi che sono nato col thriller (il mio primo romanzo, pressoché inesistente sul mercato e datato 2001, si intitolava Labirinto ed era un vero e proprio thriller claustrofobico alla King prima maniera), e che al trhiller spero di tornare, un giorno. Sicuramente prima ho un impegno con i lettori. Condurli per le infinite strade del Multiverso. E non mancherò di dedicare tutte le mie energie a questa saga. A inizio 2013 vedrà la luce il secondo, poi chiuderemo la trilogia e dopo... si vedrà!

Un ultima domanda, cosa consiglieresti a chi vuole iniziare a scrivere?  
Di lavorare, lavorare e lavorare ancora. MAI affezionarsi alla prima stesura del proprio testo. Rimetterla continuamente in discussione. Far leggere i propri lavori agli amici, o (meglio) a persone non troppo legate in termini di affetto (o ci litigherete pesantemente!). E quando qualcuno ci dice che qualcosa nel nostro testo non va... testa bassa, orecchie pure, e una sola regola: umiltà. Spesso siamo convinti che il nostro romanzo sia perfetto così: errore imperdonabile. Quando siamo convinti, poi, suggerisco di inviare agli editori la bozza completa, accompagnata da una scheda del libro con i dettagli tecnici (autore, titolo, target, numero pagine, genere e una breve sinossi). E da quel momento in poi... good luck!

Grazie mille Leonardo per il tuo tempo e i tuoi preziosi consigli! Non vedo l'ora che esca il seguito di Multiversum, e magari una nuova intervista per approfondire altri aspetti della trilogia! Un abbraccio e Buona Fortuna per tutte le tue passioni! ^__^

Spero vi sia piaciuta! Vi consiglio di leggere questo libro, perchè nonostante tratti temi molto complessi, come i viaggi nel tempo, è riuscito a essere semplice ma allo stesso tempo ha coinvolto il lettore in qualcosa di inaspettato! Per quanto mi riguarda aspetto l'uscita del seguito (prevista per l'inizio del 2013!!!)! Sono curiosa di vedere come la storia proseguirà e anche come sarà la nuova cover! *__* 

Buona lettura!

2 commenti :

  1. 2013? :D Ottimo, ottimo!! Bella intervista, non vedo l'ora di leggere il seguito :D

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  2. Bella intervista davvero!A breve mi introdurrò anche io nel mondo di Multiverso!!

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