L'anno scorso lessi questo romanzo durante il periodo dell'avvento. Letto su consiglio della Sily che ne aveva conservato un buon ricordo. Un libro da leggere nel periodo natalizio infatti conta 24 capitoli, uno al giorno fino a Natale. Di Gaarder ho letto solo La ragazza delle arance che ho adorato.
Che i negozi di giocattoli siano per ogni bambino (e anche per più di un adulto) mondi incantati, pieni di sorprese e di meraviglie, non è certo un mistero. Ma qual è invece il mistero che si cela dietro l'improvvisa scomparsa, proprio dal reparto giocattoli di un grande magazzino, di Elisabet Hansen, una ragazzina simpatica e volitiva? Semplice: quando ha visto un agnellino di peluche prendere vita e scappar via come un fulmine, Elisabet non ha saputo resistere alla tentazione d'inseguirlo per fargli anche soltanto una piccola carezza... E come darle torto? Tanto più che, ben presto, all'agnellino si sono affiancati alcuni angeli maliziosi e birichini, svariati personaggi biblici, il governatore della Siria, un altezzoso imperatore e altre pecore, formando così una straordinaria comitiva che ha preso a viaggiare a ritroso nel tempo e verso la Terra-Santa. Ma qual è lo scopo di quel viaggio così singolare? A scoprirlo sarà un ragazzino, Joakim, aprendo, giorno dopo giorno, le ventiquattro finestrelle di un calendario dell'Avvento da cui cadono, come per magia, altrettanti misteriosi foglietti che lo trasportano in un altro tempo, in un altro mondo, in un'altra storia che, forse, è la storia di Elisabet... o forse no.
Il viaggio di Elisabet - Jostein Gaarder (Pierina M. Marocco)
Fiction - Longanesi - 17 aprile 2014
p. 182 - €6,99
La trama racconta di un bambino che trova un calendario dell'avvento molto particolare che ogni giorno racconta un pezzetto di fiaba. La storia è quella di Elisabet che una bambina che per inseguire un agnello che scappa da un centro commerciale si ritrova a fare un viaggio a ritroso nel tempo con l'arcangelo Gabriele e un sacco di altri personaggi del presepe fino ad arrivare alla nascita di Gesù bambino.
Partiamo col dire che il libro non mi è piaciuto. La storia di fondo si ma la scrittura, il modo in cui viene raccontanto mi ha a tratti irritato. La ripetitività delle azioni di tutti i personaggi, l'elenco ogni volta dei vari partecipanti al corteo di Elisabet e l'arcangelo mi hanno annoiato e fatto storcere il naso.
Il finale un po' magico mi è piaciuto ma purtroppo l'intera lettura è stata condizionata da una forzatura alla lettura giusto per portarlo a termine. Meno male che è stato breve e che leggevo un capitolo al giorno.
Sicuramente leggerò altro dell'autore, forse il suo problema è stato voler scrivere un romanzo adatto anche ai bambini e probabilmente non avendo la mano per questo genere ha un po' troppo calcato sulle ridondanze che ne hanno appesantito la lettura
Partiamo col dire che il libro non mi è piaciuto. La storia di fondo si ma la scrittura, il modo in cui viene raccontanto mi ha a tratti irritato. La ripetitività delle azioni di tutti i personaggi, l'elenco ogni volta dei vari partecipanti al corteo di Elisabet e l'arcangelo mi hanno annoiato e fatto storcere il naso.
Il finale un po' magico mi è piaciuto ma purtroppo l'intera lettura è stata condizionata da una forzatura alla lettura giusto per portarlo a termine. Meno male che è stato breve e che leggevo un capitolo al giorno.
Sicuramente leggerò altro dell'autore, forse il suo problema è stato voler scrivere un romanzo adatto anche ai bambini e probabilmente non avendo la mano per questo genere ha un po' troppo calcato sulle ridondanze che ne hanno appesantito la lettura
Buona lettura!