giovedì 23 settembre 2021

Recensione Eleanor Oliphant sta benissimo di Gail Honeyman

Visto che questa è la settimana delle recensioni a due stelle ecco che arriva anche il mio parere su Eleanor Oliphant, ascoltato su storytel, letto da Elisa Giorgio che mi ha coinvolta come se lo stessi leggendo io.

Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: sto benissimo.
Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate. Poi torno a casa e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene.
Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata di mia madre. Mi chiama dalla prigione. Dopo averla sentita, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto.
E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo.
O così credevo, fino a oggi.
Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E all’improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie paure, non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene.
Anzi: benissimo.
 
Eleanor Oliphant sta benissimo - Gail Honeyman (Stefano Beretta)
Fiction - Garzanti - 30 maggio 2019
p.352- €14,00 - €9,99
  

Nonostante la voce della lettrice sia stata perfetta e mi abbia appassionato alla storia ho trovato questo romanzo un flop. Ho avuto l’impressione che per tutto il libro l’autrice avesse atteso a darci una notizia sconvolgente, un colpo di scena di quelli da manuale pronto per stupire il lettore. Ha caricato la storia di aspettativa e in questo è stata molto brava ma alla fine, quando viene svelato il così detto mistero, mi sono sentita presa in giro.

Avevo capito fin dall’inizio alcune cose ma credevo, o forse speravo, che l’autrice avesse in serbo per il lettore qualcosa che lo lasciasse a bocca aperta. Che disattendesse le supposizioni che mi ero fatta all’inizio del romanzo. Purtroppo, il finale banale ha sgonfiato l’attesa e ha reso un po’ insulsa la lettura.
Eleanor è una ragazza che vive sola e lavora presso un ufficio come impiegata amministrativa. È sicuramente asociale e poco incline a cambiare le sue abitudini.  Nonostante questo, la sua vita ha una svolta quando prende una sbandata per un cantante di una piccola band che si esibisce in un concerto a cui partecipa perché ha vinto i biglietti in ufficio e non vuole far parlare di sé più di quanto già la gente non parli.
Una cotta adolescenziale dicevo, e per tutto il libro lei crederà fortemente in questa relazione. Relazione costruita solo nella sua testa. Attenzione non è uno spoiler. È chiarissimo al lettore che sia così. Tanto che si comincia a sospettare che la ragazza non stia proprio benissimo come invece dice. 

Ad ogni modo questa sua immaginaria relazione la porterà ad aprirsi socialmente sia a livello virtuale (comprando un cellulare e iscrivendosi ai social) sia a livello personale a partire dai colleghi. Questo suo strambo percorso porterà Eleanor a uscire dal guscio e affrontare tutto quello che per anni ha cercato di nascondere a sé stessa.

Un romanzo che narra questa sua crescita personale, una crescita simile a tante altre che ho già letto. Non ha aggiunto nulla di nuovo anzi il suo modo di affrontare le cose mi è stato talmente estraneo, tanto che non sono riuscita a empatizzare con lei. Ho trovato noiose molte parti in cui si descrivevano le sue giornate con attività comuni e banali. Sicuramente fuori dalla sua confort zone, ma ripeto senza un’immedesimazione da parte del lettore, è difficile vedere lo sforzo che una persona problematica come Eleanor fa, per esempio, per andare a trovare in ospedale qualcuno.

Quindi mi sento serenamente di sconsigliare la lettura di questo romanzo. Non perdete tempo e cercate qualcosa di meglio che sicuramente c’è.

 
Buona lettura!

6 commenti :

  1. Ciao, ho letto questo romanzo qualche anno fa e, nonostante alcune parti lente, ho apprezzato la storia :-)

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    1. io sinceramente non ci ho visto nulla di nuovo, ho letto altri romanzi ben più coinvolgenti.

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  2. pensavo di essere l'unica a cui non era piaciuto questo libro!

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  3. A me, invece, è piaciuto moltissimo. Avrei voluto abbracciare la protagonista per tutto il tempo.

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    1. io stilisticamente l'ho trovato molto piatto e monotono e il finale era prevedibilissimo.

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