martedì 21 settembre 2021

Recensione Il rintocco di Neal Shusterman - Arc of a Schythe #3

Ieri sera ho terminato Il rintocco e ho pensato che sarebbe stato inutile aspettare a pubblicare la recensione visto che ci ho messo tantissimo a finirlo e ho avuto lunghissimi momenti di riflessione. Per cui oggi fresco come il pesce al mercato ecco il mio sconsolato parere.

Da tre anni Citra e Rowan sono scomparsi: da quando cioè la falce Goddard ha assunto il potere e il Thunderhead si è chiuso in un silenzio che solo Greyson Tolliver riesce a infrangere. La città-isola di Endura, il "cuore pulsante" della Compagnia delle falci, è perduta, affondata per sempre nelle acque dell'oceano, e con lei le Grandi falci. Davvero sembra che ormai nulla possa impedire il dominio assoluto di Goddard, nominato Suprema Roncola della MidMerica. E, mentre gli echi della Grande Risonanza scuotono ancora il cuore della Terra, la domanda è una sola: c'è ancora qualcuno in grado di fermare il tiranno? Gli unici a saperlo sono la Tonalità, il Rintocco e il Tuono.
 
Il rintocco - Neal Shusterman (Lia Tomasich) - Arc of a Scythe #3
Distopico - Mondadori - 30 marzo 2021
p.492- €22,00 - €10,99
  

Falce la trilogia è stato il mio primo approccio con Shusterman e nel complesso non è stato un granché. Se con falce mi ero presa una cotta e con Thunderhead ho cominciato a trovarlo appiccicoso con Il rintocco ho chiuso ogni speranza. Infatti, Il rintocco è un libro che riparte da dopo gli avvenimenti di Thunderhead *spoiler* con le conseguenze dell’affondamento di Endura e l’autonomina di Goddard come suprema roncola.  
 
Il Thunderhead ha un piano e per attuarlo ci impiega tutto il libro muovendo i fili dei vari personaggi come Citra, Rowan, Greyson Tolliver e persino il redivivo Maestro Faraday. Tutti questi personaggi avranno delle storie apparentemente separate che a un certo punto, com’è ovvio, si uniranno in un finale velocissimo che spiegherà al volo il piano finale dell’intelligenza artificiale e che darà una frettolosa conclusione al casino che si è creato col secondo libro. 
 
Come avrete capito non mi è piaciuto per niente. NOIOSO per tutto il libro. La parte finale spiegata grossolanamente tanto che alla fine mi sono chiesta Munria che fine avesse fatto visto che l’autore sembra aver dato una conclusione felice per tutti. 
 
Non ho ahimè altri aggettivi. Noioso è il pensiero martellante e predominante. Un noioso che speravo a un certo punto si risollevasse non so nemmeno io come perché ammetto che in uno scenario del genere così intricato era impossibile prevedere come Shusterman avrebbe terminato questa trilogia. 
 
È come se si fosse discostato dall’idea originale delle falci, avesse man a mano spostato l’attenzione sull’intelligenza artificiale e avendola posta come protagonista ha secondo me affondato l’intera lettura. Il Thunderhead non è assolutamente Aidan. Non solo perché il primo cerca di rendere migliore l’esistenza umana (rispetto alle manie di distruzione di Aidan) ma perché nonostante l’autore continuasse a ricordarci quanto vicino alle emozioni umane lui fosse, in realtà non trasmetteva nulla. 
 
Mi dispiace molto e sono contrariata da questo cambio di scenario perché Falce è un libro bellissimo che per fortuna ha una sua conclusione e può quindi essere considerato autoconclusivo. Sulla scia di questo credo che leggerò solo Unwind che mi è stato caldamente consigliato ed essendo il primo libro di un’altra serie potrebbe avere lo stesso valore di Falce. Per il resto io e Shusterman abbiamo finito.
 
Buona lettura!

2 commenti :

  1. Che i libri successivi vadano scadendo ormai è un dato di fatto.... ho Falce sul kobo preso con un buono gratis, ma non riesco a farmi venire la voglia di iniziarlo... ora che hai dato al terzo libro 2 stelle, sono ancora meno propensa XD

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    1. guarda Simo ti dico il primo mi è piaciuto molto, poi veramente va a parare in tutt'altra storia che sono ancora basita da come abbia fatto a spostare l'attenzione dal fulcro vincente delle falci a altro.imperdonabile.

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