lunedì 20 settembre 2021

Book Haul - in più parti

Buongiorno a tuttə. Sono arrivata a fine settembre con l'idea di recuperare sui post tutti i libri comprati e ricevuti quest'anno. Siccome sono tanti ho pensato di dividere questo mega book haul in più parti COME SI EVINCE DAL TITOLO. Oggi voglio parlarvi dei quattro acquisti Einaudi. Durante le vacanze estive la casa editrice fa questa promozione che per due libri regala una borsa o, come quest'anno, uno zaino molto ben fatti e utili. Ho quindi preso quattro titoli in modo da ricevere due zaini di cui uno ho regalato a mia mamma. Lei color sabbia-beige io nero, ovviamente. L'anno scorso avevo preso La trilogia di New York di Paul Auster CHE AVEVO IN WL DA ALMENO DIECI ANNI, e Romanzo Rosa di Stefania Bertola di cui ho quasi tutti i suoi scritti.


Ogni anno la scelta Einaudi ricade su qualche titolo che mi sono segnata in wl nell'arco del tempo. In particolare stavo tenendo d'occhio sia L'arminuta che Non lasciarmi di Ishiguro acclamati entrambi. Poi mi sono lasciata tentare da Stai zitta della Murgia e La paziente silenziosa che mi ha incuriosito per la trama. 

Un'altra decisione che ho preso mentre stilavo la lista dei libri comprati-ricevuti è quella di leggerne il più possibile nel breve tempo. Non dico nell'anno perché siamo già a fine settembre e la vedo dura, però vorrei non far passare decenni prima di leggere questi libri che ho tanto voluto. ORA CI RIFLETTO E STILO UNA LISTA.

L'arminuta - Donatella Di Pietrantonio
Fiction - Einaudi - 5 febbraio 2019
p. 176 - € 12,00 - € 8,99
 
Per raccontare gli strappi della vita occorrono parole scabre, schiette. Di quelle parole Donatella Di Pietrantonio conosce il raro incanto. La sua scrittura ha un timbro unico, una grana spigolosa ma piena di luce, capace di governare con delicatezza una storia incandescente. È quello che accade con L’Arminuta fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell’altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia cosí questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all’altro perde tutto – una casa confortevole, le amiche piú care, l’affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per «l’Arminuta» (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova vita.
 
Non lasciarmi -Kazuo Ishiguro (Paola Novarese)
Fiction -
Einaudi - 24 giugno 2016
p. 304 - € 13,00 - € 7,99
 
Kathy, Tommy e Ruth vivono in un collegio, Hailsham, immerso nella campagna inglese. Non hanno genitori, ma non sono neppure orfani, e crescono insieme ai compagni, accuditi da un gruppo di tutori, che si occupano della loro educazione. Fin dalla piú tenera età nasce fra i tre bambini una grande amicizia. La loro vita, voluta e programmata da un’autorità superiore nascosta, sarà accompagnata dalla musica dei sentimenti, dall’intimità piú calda al distacco piú violento. Una delle responsabili del collegio, che i bambini chiamano semplicemente Madame, si comporta in modo strano con i piccoli. Anche gli altri tutori hanno talvolta reazioni eccessive quando i bambini pongono domande apparentemente semplici. Cosa ne sarà di loro in futuro? Che cosa significano le parole «donatore» e «assistente»? E perché i loro disegni e le loro poesie, raccolti da Madame in un luogo misterioso, sono cosí importanti?
 
La paziente silenziosa -Alex Michaelides (Seba Pezzani)
Thriller - Einaudi - 10 marzo 2020
p. 352 - € 12,50 - € 9,99
 
Alicia Berenson sembra avere una vita perfetta: è un’artista di successo, ha sposato un noto fotografo di moda e abita in uno dei quartieri piú esclusivi di Londra. Poi, una sera, quando suo marito Gabriel torna a casa dal lavoro, Alicia gli spara cinque volte in faccia freddandolo. Da quel momento, detenuta in un ospedale psichiatrico, Alicia si chiude in un mutismo impenetrabile, rifiutandosi di fornire qualsiasi spiegazione. Oltre ai tabloid e ai telegiornali, a interessarsi alla «paziente silenziosa» è anche Theo Faber, psicologo criminale sicuro di poterla aiutare a svelare il mistero di quella notte. E mentre a poco a poco la donna ricomincia a parlare, il disegno che affiora trascina il medico in un gioco subdolo e manipolatorio. 

Stai zitta -Michela Murgia
Femminismo - Einaudi - 2 marzo 2021
p. 128 - € 13,00 - € 7,99

Se si è donna, in Italia si muore anche di linguaggio. È una morte civile, ma non per questo fa meno male. È con le parole che ci fanno sparire dai luoghi pubblici, dalle professioni, dai dibattiti e dalle notizie, ma di parole ingiuste si muore anche nella vita quotidiana, dove il pregiudizio che passa per il linguaggio uccide la nostra possibilità di essere pienamente noi stesse. Per ogni dislivello di diritti che le donne subiscono a causa del maschilismo esiste un impianto verbale che lo sostiene e lo giustifica. Accade ogni volta che rifiutano di chiamarvi avvocata, sindaca o architetta perché altrimenti «dovremmo dire anche farmacisto». Succede quando fate un bel lavoro, ma vi chiedono prima se siete mamma. Quando siete le uniche di cui non si pronuncia mai il cognome, se non con un articolo determinativo davanti. Quando si mettono a spiegarvi qualcosa che sapete già perfettamente, quando vi dicono di calmarvi, di farvi una risata, di scopare di piú, di smetterla di spaventare gli uomini con le vostre opinioni, di sorridere piuttosto, e soprattutto di star zitta.

Questo libro è uno strumento che evidenzia il legame mortificante che esiste tra le ingiustizie che viviamo e le parole che sentiamo. Ha un’ambizione: che tra dieci anni una ragazza o un ragazzo, trovandolo su una bancarella, possa pensare sorridendo che per fortuna queste frasi non le dice piú nessuno.
 
Buona lettura!

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