venerdì 27 settembre 2019

Recensione: Pet Sematary di Stephen King

Buongiorno lettori! Questa settimana ho riscontrato problemi di auto cancellazioni e quindi ho dovuto ritrovare l'ispirazione per riscrivere da zero la recensione di oggi. Inutile dire che ora salvo ogni riga che scrivo. O uso evernote come un amico saggio mi ha suggerito. Tornando a noi oggi si parla di cimiteri, animali e follia o forse magia nera...

Pet Sematary
Stephen King

Hilia Brinis
Sperling & Kupfer
432

13,99 ebook
10,99 pickwick
19,90 cartonato
1983-2019
#incipit

Il dottor Louis Creed ha appena accettato l'incarico di direttore sanitario dell'Università del Maine, e con un certo entusiasmo: posizione di prestigio, magnifica villa di campagna dove Eileen e Gage, i suoi bambini, possono crescere tranquilli, vicini gentili e generosi in una cittadina idilliaca lontana dal caos metropolitano. Persino Winston Churchill, detto Church, il loro pigro e inseparabile gattone, sembra subito godere dei vantaggi della nuova situazione. Ben presto, però, la serena esistenza dei Creed viene sconvolta da una serie di episodi inquietanti: piccoli incidenti inspiegabili che coinvolgono i bambini, pericolosi e giganteschi camion che sfrecciano sulla superstrada proprio sotto casa Creed, incontri diabolicamente sorprendenti e, soprattutto, sogni. Sogni oscuri e terribilmente realistici che perseguitano Louis da quando ha visitato il Pet Sematary, il cimitero dove i ragazzi di Ludlow seppelliscono da sempre i loro animali domestici. Ufficialmente. Perché oltre quella radura, nascosto tra gli alberi, c'è un altro terreno di sepoltura, ben più terrificante. Un luogo carico di presagi e di richiami, spaventosi quanto irresistibili, provenienti da un altro mondo. Un luogo dove al dottor Creed toccherà una scoperta raggelante: a volte è meglio essere morti...

King ha scritto moltissimi romanzi conosciuti e non, vi invito a visitare la pagina di goodreads per poter accedere all'intera collezione. Per quanto mi riguarda ho letto: Colorado Kid (da cui è stata ispirata la serie tv Haven), Mucchio d'ossa, Il gioco di Gerald (film 2018), Misery (film 1990), Tutto è fatidico: 14 storie nere (contiene il racconto 1408 film 2007), IT (film 1990 e 2017), e Ossessione (introvabile) e Pet Sematary (film 2019). Mi piacerebbe leggere in tempi brevi Shining (film 1980) e Doctor Sleep, Carrie (1947 e 2013), Il miglio verde (film 1999), Cell (film 2016) e tutte le raccolte di racconti. Poi vedremo... ;)

Con King mi ritrovo sempre ad avere un rapporto di amore e odio. In particolare non sono fan delle sue prolisse descrizioni A VOLTE INUTILI e spesso i suoi finali mi lasciano un po' basita. Ho letto alcuni dei suoi romanzi senza un ordine specifico e ho affrontato il pericoloso IT in tutte le sue 1200 pagine. Ora era venuto il turno de Il cimitero degli animali da cui è stato tratto un orrido film sbagliato sotto ogni punto di vista. Dalla trama si evince che la storia per nulla originale racconta di una famiglia, i Creed, che si trasferiscono a Ludlow perché Louis, il capofamiglia, viene assunto come direttore sanitario all'università. Un incidente che capita a un ragazzo del campus porterà Louis e noi lettori a vivere con una certa inquietudine l'intero romanzo. Un romanzo in cui, capitoli finali a parte, NON SUCCEDE NULLA. Mi rendo conto che sembra che questa recensione sia disarmonica con il punteggio assegnato in alto, ma lasciate che vi spieghi cosa intendo. Non succede nulla d'accordo, è tutto abbastanza lineare ma ad ogni pagina si accresce l'ansia che debba accadere qualcosa. Un'agitazione pressante che diventa quasi insopportabile oltre la metà e che prosegue anche nel finale. Mi ha tenuto sulle spine, mi ha obbligato ad andare avanti divorando ogni riga per raggiungere il culmine che sembrava non arrivare mai. È qui che sta l'estro del maestro. In una semplice storia, dal prevedibile finale e dallo svolgimento senza colpi di scena ci ritroviamo posseduti da una trepidante inquietudine. Apprensione che mi ritrovo ad avere ancora adesso. L'intero libro è incentrato sul concetto di morte e di come l'essere umano reagisca in modi differenti e di come anche quello più razionale davanti a qualcosa di terribile e inspiegabile possa perdere il senno arrivando alla follia pura. Questo ha contribuito senza dubbio a creare quell'angoscia condivisa dal lettore e dalla famiglia Creed. Segnalo una curiosità che mi ha fatto sorridere. All'inzio del romanzo, quando King ci spiega dove si trovi Ludlow, la città in cui i Creed traslocano, nomina due cittadine vicine: la prima è la oramai famosissima Derry (IT) e la seconda è Haven (Colorado Kid). Da qui si spiegano tutta una serie di "stranezze" presenti nel romanzo riconducibili senza indugio alla storia di IT e al luogo di incubazione SEPOLTURA dello stesso essere sovrannaturale. Sono queste le particolarità che rendono i romanzi del RE irrinunciabili. Infine una nota per la parte horror del libro. Non ho trovato particolari cose spaventevoli ma io essendo veterana del genere difficilmente mi lascio intimorire. Ripeto però che non sono rimasta indifferente all'ansia che aleggia nel romanzo e conto di crogiolarmici ancora per un po'.

PS I bambini della cover/locandina del film non c'entrano nulla. Mettere una bella visione di un cimitero sarebbe stata più azzeccata.

Buona lettura!

4 commenti :

  1. Per fortuna che ho il letto il tuo post fino in fondo.
    Quando ho letto: nel libro non succede nulla ... ,i sono preoccupata!
    Ma stà parlando del mio King????
    Poi andando avanti ho capito, ho capito che si tratta di un libro di King dal genere diverso dal solito, ma poi alla fine ogni suo libo è differente; riesce sempre a cogliermi di stucco.

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  2. Non il mio King preferito, ma che classicone.

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    1. piano piano cerco di recuperare tutti i "classici" suoi per colmare le mie lacune!

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