Ho approfittato degli ultimi giorni di Storitel per ascoltare
un thriller che mi ispirava, sulla scia di Ellie all’improvviso. Nel complesso
mi è piaciuto sia come trama sia come finale, l’unica cosa che non mi ha fatto
impazzire è la lentezza di certi punti. Ma andiamo con ordine. Un applauso a Stefania Rusconi per la sua lettura interpretativa molto coivolgente.
Thriller - Giunti - 28 ottobre 2020
Il racconto si apre con un articolo di cronaca in cui si parla della scomparsa di una ragazza. Ma subito dopo l’autrice ci dice che una donna e una bambina sono su un’ambulanza dirette all’ospedale dopo che un’auto ha investito la donna. Da qui si snoda tutta la vicenda chi è la donna? E la bambina che la chiama mamma è davvero sua figlia?
La storia molto malata, tratta di rapimento e ossessione. È una vicenda articolata ma anche ben raccontata. Alcune rivelazioni le avevo anticipate ma non il finale. Il libro si snoda in tre punti di vista: Anna la bambina trovata, Lena la presunta madre e il padre di Lena e nonno di Anna.
Non posso raccontare molto della trama perché il colpo di scena è dietro l’angolo e non solo alla fine quindi rischierei di rovinarvi la lettura che io ho apprezzato anche perché non sapevo molto della trama. Posso però dirvi che la storia è coinvolgente e tiene incollato il lettore alle pagine. Quello che mi ha un po’ annoiato sono alcune parti intermedie in cui l’autrice racconta i pensieri e le emozioni dei vari personaggi che seppur interessanti e utili per la costruzione del personaggio hanno rallentato a tratti il ritmo della narrazione.
Una storia ben costruita, letta magistralmente, e anche se
non totalmente originale mi ha saputo coinvolgere e interessare. Mi ha presa
quel giusto da farmelo divorare in quattro giorni, quindi, la consiglio agli
amanti dei thriller psicologici con poca azione e tanti colpi di scena e a chi
ama le storie un po’ malate e di ossessione.
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