giovedì 28 ottobre 2021

Recensione Io so chi sei di Paola Barbato - Zoo #2

Martedì ho saltato la recensione che vedrò di recuperare domani, ma oggi non si discute e si prosegue a parlare di thriller con Io so chi sei, secondo libro della serie Zoo di Paola Barbato.

Sono passati solo due anni, e di tutto ciò che è stata non è rimasto nulla. Lena era brillante, determinata, brava a detta di tutti, curata, buona. Poi nella sua vita era entrato Saverio, e tutto era stato stravolto. Quel ragazzo più giovane, che viveva per essere contro qualsiasi regola, pregiudizio, conformità, l'aveva trasformata. E non erano solo i vestiti, i capelli, le parole. Era lei, le sue sicurezze, il suo amor proprio. Tutto calpestato in nome di un amore che agli occhi di tutti gli altri era solo nella sua testa. Il giorno in cui lui era finito in Arno, dato per disperso prima e per morto poi, qualcosa in Lena si era spento definitivamente. Sono passati due anni, e di Saverio le resta il cane Argo, che ancora la vive come un'usurpatrice, e un senso di vuoto dolente e indistruttibile. La sera in cui trova nella cassetta della posta un cellulare, Lena pensa che si tratti di uno scherzo, oppure di uno sbaglio. Ma bastano pochi minuti per rendersi conto che quell'oggetto può cambiare la sua vita. Perché i messaggi che arrivano, e a cui lei non può rispondere, parlano di cose che solo Saverio può sapere. E quindi è vivo. È tornato. Così, senza che Lena se ne accorga, quell'oggetto diventa l'unica linfa vitale a cui abbeverarsi, e non importa che i messaggi siano sempre più impositivi e le ordinino di commettere atti di cui mai si sarebbe pensata capace. Perché se lei farà la brava, lui rientrerà nella sua vita. O questo è ciò che pensa. Almeno fino a quando le persone che le stanno intorno cominciano a morire. E il gioco si fa sempre più crudele. E la prossima vittima prescelta potrebbe essere lei.
 
Io so chi sei - Paola Barbato - Zoo #2
Thriller - Piemme - 21 maggio 2019 - p. 520- € 11,90 - € 7,99
Riscrivo la precisazione messa nella recensione di Zoo. Io so chi sei fa parte di una trilogia quindi avrà delle risposte in più di Zoo ma comunque alcune lacune rimarranno, colmate definitivamente in Vengo a prenderti. È il primo libro pubblicato della serie ma andrebbe letto per secondo perché in Io so chi sei vengono fuori informazioni che completano Zoo. Se si legge prima Io so chi sei e poi Zoo, ve lo dico chiaramente ci si rovina tutto Zoo a partire dal finale, perché i due libri si svolgono per un certo momento in contemporanea. Vengo a prenderti invece è l’ultimo perché chiude il cerchio e prosegue da dove ci hanno lasciato sia Zoo che Io so chi sei.
 
In questo libro seguiamo Lena una ragazza che due anni dopo aver perso tragicamente il fidanzato, che si è buttato da un ponte, si ritrova alle prese con l’eredità del defunto, ovvero un cane di non semplice gestione, un gruppo di amici animalisti e una depressione traboccante. La sua piatta vita subirà uno scossone quando un cellulare comparirà misteriosamente nella sua casella di posta e il mittente inizierà un gioco perverso con lei, rivelandole che il fidanzato scomparso in realtà è vivo e prigioniero. Ecco che il lettore inizia a unire determinati puntini e l’identità di Lena da anonima persona diventa presto chiave di svolta. Non mi addentro ulteriormente nella trama perché essendo tutto collegato rischierei spoiler.

Parlerò invece, di quanto io abbia detestato questo personaggio. Moscia, apatica e debole, tutto l’opposto di Anna di Zoo. Ho letto dei pareri di persone che criticavano Anna proprio per la sua troppa sicurezza e arroganza ma per quanto mi riguarda meglio lei a Lena! Col senno di poi vi dico che i due caratteri sono tutti calcolati perfettamente dalla Barbato, e che alla fine, chi per un verso chi per l’altro, risultano antipatiche entrambe al lettore.

Ho avuto alcune difficoltà a terminare il romanzo perché nella parte centrale la mia lettura ha subito una battuta di rallentamento. Lentissimi gli eventi, noiose le azioni di Lena, capitoli infiniti sulla giornata della povera sciagurata, il tutto ha veramente messo a dura prova la mia perseveranza di lettrice. Poi per fortuna superato un buon settanta percento il libro è scivolato verso la fine tenendomi incollata alla storia che nel suo insieme è congeniata alla perfezione e interessante.

Purtroppo, anche qui ho riscontrato quella sensazione che ho provato in tutti i libri dell’autrice, tranne in Zoo. Atteggiamenti e azioni ripetuti che rallentano la lettura e portano il lettore ad annoiarsi e quindi a distrarsi. Probabilmente uno sfoltimento di pagine avrebbe reso il tutto più fluido.

Ad ogni modo se avete letto Zoo e combattuto con Anna dovete per forza leggere Io so chi sei e sorbirvi la depressa Lena. Tutto comincerà ad acquistare un senso e presto vi ritroverete a leggere Vengo a prenderti senza quasi rendervene conto.  Quasi.

Buona lettura!

 

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