mercoledì 6 novembre 2019

Recensione: Assassinio sull'Orient-Express di Agatha Christie - Hercule Poirot #10

Buongiorno lettori! Come anticipato ecco il mio modesto parere su questo romanzo di Agatha Christie. Letto prima di aver visto il film mi ha ricordato perché adori quest'autrice e mi ha fatto venire voglia di intraprendere la maratona di tutti i suoi romanzi..vediamo se riesco a organizzarla a Gennaio.

Assassinio sull'Orient-Express
Hercule Poirot #10
Agatha Christie
Lidia Zazo

Mondadori
210
7,99
13,50
17 ottobre 2015

#incipit#

L'Orient-Express, il leggendario treno delle spie e degli avventurieri internazionali, occupa un posto importante nell'immaginario collettivo degli appassionati di letteratura poliziesca. Il merito è di Agatha Christie, la regina del giallo, e della sua creatura, l'impareggiabile Poirot. In quella che rimane probabilmente la più celebre delle sue imprese, l'investigatore belga, salito a bordo di un vagone di prima classe partito da Istanbul e diretto a Calais, è costretto a occuparsi di un efferato delitto. "Assassinio sull'Orient-Express", apparso nel 1934, è da molti considerato il capolavoro di Agatha Christie, sicuramente uno dei libri gialli più conosciuti in tutto il mondo.


La Christie è sempre stata parte della mia vita di lettrice. Mia mamma, sua gran estimatrice, mi ha trasmesso tutto l'amore per lei e per i romanzi investigativi. Tant'è che Dieci piccoli indiani resta indiscusso il mio romanzo preferito di genere. Detto questo mi sono approcciata a questa storia vista la riapparizione di un nuovo film. Ammetto però di averlo trovato parecchio noioso, infatti ho faticato a terminarlo. Il libro è tutt'altra storia. L'ambientazione è stupenda, un treno bloccato in mezzo alla neve. Un uomo assassinato nel suo scompartimento. Nessuno è entrato e nessuno è uscito eppure un passeggero del treno è l'assassino. L'indagine si svolge brevemente, l'impressione che mi ha dato Poirot, il protagonista di ben quarantacinque romanzi, l'investigatore belga dal QI eccezionale, è stata che lui avesse intuito quasi tutto fin dal ritrovamento del cadavere e abbia recitato una sorta di "scenetta" per smascherare il colpevole senza creare ulteriore scompiglio. In tutto questo non ho potuto non sorridere delle macchiette create dall'autrice o della genialità dei collegamenti che all'apparenza sembrano intricati ma che si incastrano perfettamente nella storia che Poirot ricostruisce alla fine. Inutile dire che Agatha Christie è la scrittrice di gialli per eccellenza e insieme a Conan Doyle si spartisce un podio da medaglia d'oro.

Buona lettura!

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