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venerdì 16 marzo 2018

Recensione: In viaggio nel tempo con il criceto di Ross Welford

Buona sera lettori e buon venerdì. Oggi vi lascio in compagnia di un romanzo, suggeritomi da un'amica, molto carino sui viaggi nel tempo e su come determinate scelte possano cambiare radicalmente la vita. Invece per quanto mi riguarda questo weekend sarà dedicato allo shopping non troppo estremo e a sbaciucchiarmi il Jem's baby (estremamente! ♥.♥) Voi invece farete qualcosa di interessante e piacevole?

Titolo: In viaggio nel tempo con il criceto
Autore: Ross Welford

Traduzione: Giovanni Zucca
Casa Editrice: Rizzoli
Pagine: 448
Ebook: 8,99
Cartaceo: 16,50
Pubblicazione: 23 febbraio 2017

Al, dodici anni, il giorno del suo compleanno riceve una lettera che il padre, morto quattro anni prima, aveva scritto per lui. Nella lettera il papà gli chiede di scendere nel bunker sotto casa, dove Al trova un portatile collegato a una vasca da bagno di metallo, e una seconda lettera, in cui gli spiega che quella è in realtà una macchina per viaggiare nel tempo. Al deve tornare nel 1984 - in compagnia dell'inseparabile criceto Alan Shearer - quando il papà aveva dodici anni, e quando accadde qualcosa che segnò per sempre la sua vita. Cambiando la storia, Al potrà forse salvare il suo papà, ma a quale prezzo?

RECENSIONE
Come si legge dalla trama si parte da qualcosa di molto triste. Un bambino che perde un genitore è sempre straziante, sopratutto se parliamo di genitori amorevoli e le morti sono improvvise. Albert - Al - al compimento del suo dodicesimo anno riceve una lettera scritta dal padre prima di morire. La lettera lo conduce alla sua vecchia casa dove scova un'altra lettera e una macchina del tempo. Il padre chiede ad Al di tornare nel 1984 ed evitargli una caduta con il go kart in modo da scongiurare la sua prematura scomparsa. Purtroppo si sa, chi viaggia nel tempo non deve cambiare troppo il passato altrimenti rischia di modificare in modo permanente il futuro. Abbiamo visto tutti ritorno al futuro. Ebbene Al ha solo dodici anni. E quindi questo romanzo narra della sua avventura che ha come scopo ultimo riavere il suo papà. E'stata una lettura avvincente, per nulla noiosa e prevedibile. Mi sono immedesimata in questo bambino. Ero con lui ad affrontare tutti i problemi creati dai viaggi spazio/tempo. Sono spesso stata in ansia, pronta a correre da lui per aiutarlo. I suoi viaggi, riesce a compierne più d'uno, lo portano a scoprire suo papà a dodici anni e anche il nonno più giovane. Questi momenti sono stati tenerissimi e mi hanno emozionato. Ho scoperto anche molte cose sulla cultura indiana dato che il ramo paterno, ma in particolare il nonno di Al, è indiano. Ho trovato anche molto curiosa la scelta dei nomi infatti il nome completo di Al è Albert Einstein Hawking Chaudhury mentre suo padre si chiama Pitagora Chaudhury. Infine durante la narrazione vengono intervallati dei capitoli in cui il piccolo Al fa una lista di dieci cose che sa su suo papà, su sua mamma ecc. L'ho trovata una dolcissima genialata. In sostanza per non stare a svelarvi ogni parte di questo romanzo vi consiglio di leggerlo non rimarrete per nulla delusi.

Buona lettura!

4 commenti :

  1. Oddio sembra un libro dolce e commovente... voglio sapere se salverà suo padre!!! Dimmelo!!!! :P

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  2. ahhaah è molto carino e ti prende un sacco leggilo Simo!!!

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  3. io l'ho adorato! mi ha fatto tornare davvero indietro nel tempo!

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  4. ♥ concordo! ci vorrebbero più libri così!

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