sabato 9 marzo 2019

Recensione: Strappami il cuore di Chiara Palazzolo - Mirta/Luna #2

Buon sabato lettori! Oggi mi sono ritagliata del tempo per poter scrivere un po' di recensioni in arretrato, quindi ne approfitto per pubblicare oggi la recensione di Strappami il cuore il secondo romanzo della serie di Mirta/Luna, scritto da Chiara Palazzolo, scomparsa prematuramente a causa di una malattia.

Strappami il cuore
Mirta/Luna #2

Chiara Palazzolo
Piemme

394
18,00
16 maggio 2006

#incipit#

Sull'autostrada che da Assisi porta a Roma, due ragazze viaggiano a velocità sostenuta. Non sono ragazze come le altre, hanno avuto una vita precedente, una morte violenta, ma sono tornate. Mirta è appena sfuggita a un attacco dei benandanti, una setta il cui obiettivo è quello di sterminare i morti che rivivono, e Sara è quella che l'ha salvata. In un antico palazzo romano, annidato in un vicolo silenzioso, ha inizio l'apprendistato di Mirta. Lei, che pensava di essere sola, che credeva di essere rinata per ritrovare Robin, l'amore perduto, scopre l'esistenza di un mondo parallelo a quello degli umani, con regole ferree e una rigida disciplina.

Mirta/Luna
1. Non mi uccidere
2. Strappami il cuore
3. Ti porterò nel sangue


Chiara Palazzolo è stata una scrittrice che ho scoperto per caso, grazie a una mia ex collega e amica e alla comune passione per i libri. Mi regalò Non mi uccidere primo romanzo della serie e fu li che conobbi Mirta, una studentessa umbra innamorata persa di Roberto, un uomo, uno spacciatore e abusatore di stupefacenti che la portò sull'orlo di un abisso e la spinse tra le braccia della morte. Ma Mirta, risvegliatasi sola e affamata inizia a vagare per le colline umbre alla ricerca di sè stessa, dei suoi ricordi, della sua storia e di Robin. Un libro denso, pesante, pregno di pensieri e frasi brevi, un libro tormentato e angosciante che porta a conoscere tutti i lati del carattere di Mirta e della sua confusione fino all'epilogo che spalanca la porta sul secondo libro Strappami il cuore. Qui abbiamo il vero e proprio cambiamento di Mirta in Luna, scopriamo che esistono altri sopramorti e che sono organizzati in una struttura in cui non solo si occupano di rilevare nuovi sopramorti ma combattono i Benandanti, persone che invece vogliono eliminare i sopramorti dalla faccia della terra. Se vi chiedete cosa sono i sopramorti semplicisticamente direi zombie evoluti e pensanti. Tornano solo se hanno questioni in sospeso e in tutto il romanzo Luna incontrerà diversi suoi "colleghi" e ne scoprirà le storie pre morte. Il finale è aperto all'ultimo romanzo che dovrebbe concludere la trilogia. Parlando dello stile della Palazzolo, tanto discusso io l'ho trovato volutamente fastidioso. E questo mi ha permesso di addentrarmi nei meandri oscuri di Mirta, dei suoi pensieri neri come la pece e confusi come una ruota che gira. Ci sono state delle parti così ricche di parole da farmi girare la testa. Questo stile delinea perfettamente il personaggio principale e la sua trasformazione. Per quanto riguarda la storia di fondo direi che è originale, lenta sicuramente, ma abbastanza interessante da farmi proseguire la lettura e scoprire dove volesse andare a parare. Il primo libro è stato molto più oppressivo da leggere, un monologo lungo e confuso. Qui almeno l'incontro con altri personaggi porta a dei confronti, i dialoghi sono comunque pochi e c'è sempre largo spazio per i viaggi e le lotte interiori di Luna con Mirta. Ho già terminato il terzo romanzo e settimana prossima avrete il mio parere conclusivo sulla trilogia. E se riesco a recuperare il file anche quello del mio caro amico Gek.

Buona lettura!

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