mercoledì 8 maggio 2019

Recensione: Guida galattica per gli autostoppisti di Douglas Adams - Hitchhiker's Guide to the Galaxy #1

Buon pomeriggio lettori! Ritorno finalmente a recensire e spero a pieno ritmo in realtà. Oggi voglio parlarvi di un romanzo conosciuto da molti che non tutti forse hanno letto. Io per prima mi sono avvicinata a Guida galattica per gli autostoppisti solo ora aggregandomi alla lettura di gruppo delle ragazze Ikigai e abbiamo letto insieme questo primo romanzo. Ora non mi resta che vedere anche il film! La versione che ho letto io non è più in commercio (io l'ho presa in biblioteca) ma potete trovare due versioni complete molto belle entrambe edite Mondadori, la prima a 16,50 euro e la seconda a 28,00 euro.

Guida galattica per gli autostoppisti
Hitchhiker's Guide to the Galaxy #1

Douglas Adams
Laura Serra

Mondadori
230
22 maggio 2014

#incipit#

Lontano, nei dimenticati spazi non segnati nelle carte geografiche dell'estremo limite della Spirale Ovest della Galassia, c'è un piccolo e insignificante sole giallo. A orbitargli intorno, alla distanza di centoquarantanove milioni di chilometri, si trova un minuscolo, trascurabilissimo pianeta azzurro-verde, le cui forme di vita, discendenti dalle scimmie, sono così incredibilmente primitive da credere ancora che gli orologi da polso digitali siano un'ottima invenzione. Quel pianeta sta per essere distrutto, per lasciare il posto a una gigantesca circonvallazione iperspaziale...


Il romanzo, adattamento delle prime quattro puntate della serie radiofonica omonima scritta nel 1979, narra le peripezie di Arthur e Ford due vicini di casa che si imbarcano in un'inaspettata avventura intergalattica. Il loro incontro sarà reso ancor più interessante da Zaphod e la sua folle ciurma spaziale. Non posso e non voglio parlare ancora della trama perché rischierei di spoilerare moltissime cose che caratterizzano questo romanzo. Mi limito quindi a parlare del fatto che sia una lettura umoristica, scritta da un genio, da cui prendono spunto moltissimi romanzi di fantascienza. In tutta la saga seguiremo quindi le disavventure di questo instabile gruppo di compagni e amici che esplorano lo spazio apparentemente senza meta. Lo stile di Adams è diretto, gioviale e riesce a rendere le tragiche situazioni in cui incappano i  nostri eroi in maniera divertente e spensierata. Arthur è il mio personaggio preferito. Nonostante tutto ciò che gli capita si ritrova sempre ad accettare la situazione e anzi ne cerca pure una soluzione. Un romanzo visionario, originale, spiritoso che nonostante a una prima occhiata possa sembrare superficiale e paradossale racchiude in realtà una critica alla società. Mi sono lasciata coinvolgere dalla vicenda, ho riso delle situazioni surreali e ho continuato a tifare per il peggior gruppo assortito di sempre. Sicuramente ne proseguirò la lettura dopo aver visto il film tratto proprio da questo primo romanzo. Intanto mi crogiolo nel ricordo delle citazioni epiche che mi hanno fatta sorridere e svagare.

Buona lettura!

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