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venerdì 13 aprile 2018

Recensione: Un disastro chiamato amore di Chiara Giacobelli

Buon venerdì lettori! Un'altra settimana lavorativa si conclude balletto della felicità, questo weekend sarà all'insegna dei festeggiamenti infatti domani compio gli anni happy b-day! E come accade ogni anno non vedo l'ora di festeggiare con amici e parenti! Quest'anno poi ci sono due nuovi ingressi tra gli invitati infatti oltre al mio Sole ci sarà anche il Jem's baby che è una gioia per gli occhi da quanto è bello.♥ Questo venerdì voglio lasciarvi col mio parere su Un disastro chiamato amore di Chiara Giacobelli, un romance molto intrigante che l'autrice mi ha gentilmente donato e che io ho apprezzato in ogni sua parte compreso il post romanzo in cui l'autrice racconta un po' dell'ispirazione da cui ha tratto questa storia e qualche altra curiosità. Quindi grazie di cuore a Chiara Giacobelli per questo viaggio in Liguria e per il buon'umore lasciatomi.

Titolo: Un disastro chiamato amore
Casa Editrice: Leggereditore
Pagine: 352
Ebook: 4,99
Cartaceo: 14,90
Pubblicazione: 14 luglio 2016

Francese con un lavoro a Parigi e un appartamentino a Montmartre, Vivienne Vuloir è una ragazza buffa e imbranata che colleziona una figuraccia dopo l’altra, fa i conti con una fallimentare carriera di scrittrice e soffre di un numero indefinito di fobie. A trent’anni ha dimenticato il sapore di un bacio, si è adattata a essere identificata come “quella che si occupa di gossip”, ma soprattutto ha perso completamente fiducia nel genere umano, specialmente se maschile. Quando un giorno riceve un’inattesa telefonata da un certo Mr Lennyster, figlio di un’importante attrice italiana su cui ha da poco redatto un dossier, è certa di stare per subire una grossa lavata di capo. Invece, l’uomo vuole commissionarle la biografia della madre. Così, ben presto Vivienne si troverà a dover affrontare un’avventura a cui non è affatto preparata: un viaggio in Italia, un libro da scrivere, un uomo affascinante, dolce ma oscuro, e una villa piena di misteri da risolvere. Tra gaffe, tentativi maldestri di carpire i segreti della famiglia Lennyster, amori e altre catastrofi, Vivienne, inguaribile pessimista, capirà che la vita le sta per riservare una sorpresa inaspettata...

RECENSIONE
Sono rimasta piacevolmente colpita da questo romanzo. L'autrice oltre ad aver costruito un intreccio molto carino inserendo anche del mistero nel romance, ha creato un personaggio che risulta subito simpatico. Sto parlando della protagonista Vivienne, ipocondriaca, piena di fobie e insicura fino all'esasperazione. La sua goffaggine la porta a trovarsi sempre in situazioni tragicomiche che nonostante tutto riesce ad affrontare con una certa diginità, tranne la scena dell'albero e forse anche quella della barca.. no forse non le affronta per nulla con dignità! In ogni caso questa sua caratteristica sviluppa la parte humor del romanzo che rende la storia briosa e divertente. La parte romance è molto tenera. Vivienne scrittrice di gossip con un sogno nel cassetto decide di accettare un lavoro in Liguria. Dovrà scrivere la biografia della sua attrice preferita, supportata dal figlio di quest'ultima Alex Lennyster, ovviamente bello come il sole ma umile e un po' cucciolo diciamolo. In un'estate accade di tutto, altarini scoperti, amori e amicizie che sbocciano e ripetute visite ai pronto soccorsi limitrofi. La trama ti tiene incollata fino alla fine con la voglia di scoprire il più possibile di questa famiglia altolocata con un passato cinematografico. Alla fine del romanzo l'autrice ci regala un po' della sua cultura, ci racconta a quale famiglia realmente esistita si sia ispirata per scrivere le avventure di Vivienne e devo dire che questo mi ha fatto apprezzare ancora di più la storia nella sua interezza. Il romanzo trasuda tradizione ligure e per me è stata una scoperta dietro l'altra. Mi ha permesso di viaggiare con la mente in quei luoghi meravigliosi che nonostante siano molto vicini a casa mia non ho mai avuto tempo di apprezzare. Ora ne sono affascinata e sto già progettando una gita in quei posti meravigliosi descritti nel romanzo. Non posso che complimentarmi con l'autrice per avermi fatto passare ore piacevoli in compagnia di una squinternata Vivenne, di un adorabilmente paziente Alex e di Marco il fedele autista nonchè amico definito da Vivienne Watson.


Buona lettura!

2 commenti :

  1. Ciao, mi è sempre piaciuta molto la copertina di questo libro, ho letto la tua recensione e sembra proprio un romanzo che mi potrebbe piacere, di quelli che divori in poche ore ^_^
    A presto,
    Annalisa
    Lettrice di Libri

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  2. Ciao Annalisa, grazie per il commento! E stata proprio una lettura piacevole! A presto!

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