
Buon pomeriggio e buona estate, sperando che sia finalmente giunta anche da queste parti! Leggere la recensione di un collega blogger mi ha permesso di scoprire Rosamund Lupton, autrice di due romanzi molto particolari, un mix tra thriller e mistero. Mi hanno incuriosita fin dalla trama, il primo Sorella, mi ha coinvolto molto, avendo anche io una sorella capisco la protagonista che voglia svelare il mistero celato dal suo apparente suicidio. Invece in Nel limbo, l'autrice racconta le vicende di questa madre e di come qualcuno abbia preso di mira la figlia. Le trame hanno stuzzicato la mia vena giallista e devo assolutamente sapere cosa accadrà a entrambe le protagoniste. ù.ù
Autrice: Rosamund Lupton
Traduttrici: Annamaria Biavasco e Valentina Guani
Casa Editrice: Beat
Pagine: 384
Cartaceo: 9,00
Pubblicazione: 24 marzo 2016
Account director in un’agenzia newyorchese, Bea è a Londra quando una terribile notizia la raggiunge. La polizia la informa di aver rinvenuto a Hyde Park, in una casupola di epoca vittoriana, il cadavere di Tess, sua sorella. Le maniche del cappotto intrise di sangue, i numerosi tagli sull’interno delle braccia, indicano per gli inquirenti una sola possibile conclusione: la ragazza si è suicidata ed è morta per dissanguamento. Bea, tuttavia, non crede un solo istante alla tesi del suicidio. Impossibile, per lei, che sua sorella, una ragazza piena di vita e felice di aspettare un bambino si sia uccisa. Decide per questo di trasferirsi nell’appartamento della sorella e di indagare sulla sua vita privata. Là, in quell’alloggio malandato, con una vecchia vasca da bagno di smalto sbreccato e macchie di ruggine e muffa intorno ai rubinetti, Bea scopre che Tess aveva preparato per il suo bambino vestitini da neonato di grande lusso che non poteva nemmeno lontanamente permettersi; che la finestra della camera da letto ha un vetro rotto; che sua sorella riceveva da tempo minacciose telefonate anonime… Romanzo che ha ottenuto al suo apparire uno straordinario successo di pubblico e di critica, Sorella mostra come la grande narrativa si manifesti oggi anche, e forse soprattutto, nella forma del mystery, del thriller e del romanzo criminale.
Grace Covey ha trentanove anni, un marito di
successo, Mike, e due figli: Jenny, che ha sedici anni e gambe lunghe da
far girare la testa a uomini ammirati e a donne invidiose, e Adam, un
bambino di otto anni, sensibile e dolce, che legge di cavalieri buoni e
si fa chiamare Sir Covey. Grace non sa che la vita che ha conosciuto
finora durerà meno di ventiquattro ore. Un fumo nero e denso sporca
il cielo limpido di una tranquilla giornata estiva e si alza da dove non
dovrebbe: dalla scuola. Adam è fuori, salvo. Vicino alla statua di
bronzo davanti all’edificio singhiozza appoggiato a un’amica di Jenny
che lo tiene stretto. Grace si concede un secondo, o forse due, di
straziante sollievo, poi comincia a cercare Jenny. Caschetto biondo,
alta, magra… Non c’è nessuno come lei, lí fuori. Sul ponte che conduce
alla scuola le sirene continuano a ululare quando Grace prende a
correre. Corre oltre la paura, oltre le fiamme, oltre il dolore, corre a
sfidare l’incendio, perché la sopravvivenza di una madre dipende da
quella dei suoi figli. E nessun fumo che riempie la bocca e penetra
nella gola e nei polmoni, nessun fuoco che fischia e sibila come un
enorme serpente, nessun ruggito delle fiamme possono fermarla. Grace e
Jenny vengono salvate dai pompieri e condotte d’urgenza in ospedale. La
ragazza ha riportato ustioni gravissime e ha bisogno di un trapianto di
cuore, mentre Grace è in coma. Entrambe si trovano intrappolate in quel
limbo che separa i vivi dai morti. Sospese in una dimensione che le
costringe a essere spettatrici immobili e inerti della tragedia che le
ha colpite. Mike raggiunge l’ospedale insieme
alla sorella, Sarah. La donna è anche un poliziotto. Inevitabile che
cerchi di capire che cosa sia successo in quella scuola. Dietro
l’immane tragedia si nasconde, infatti, una verità ancora piú
inquietante: l’incendio è doloso e sembra che il piromane abbia voluto
colpire proprio Jenny. Perché? Il giallo si infittisce e la suspense
monta. Tutti i personaggi coinvolti sembrano nascondere qualcosa. E la
sicurezza di aver capito che cosa sia successo vacilla di pagina in
pagina, fino alle ultime battute, quando il mistero viene chiarito e si
rivela agghiacciante.

Titolo: Nel limbo
Autrice: Rosamund Lupton
Traduttrici: Annamaria Biavasco e Valentina Guani
Casa Editrice: Giano
Pagine: 480
Cartaceo: 13,90
Pubblicazione: 25 ottobre 2012
Rosamund Lupton si è laureata in letteratura inglese a Cambridge e vive a Londra con marito e figli. Ha lavorato a lungo nell’editoria e come sceneggiatrice. Con il romanzo Sorella, uno dei maggiori best seller dell’ultima stagione letteraria inglese, si è definitivamente imposta come uno dei nuovi talenti della narrativa britannica contemporanea. E' inoltre uscito nel 2015 il suo terzo romanzo The Quality of Silence.
Buona lettura!

prima o poi ritornerò in modalità lettrice thriller vedrai! ^_^
RispondiEliminaehehe io li adoro.. credo che in vacanza me ne porterò qualcuno!XD
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