Tra le tante letture che mi aveva proposto la Mondadori, Il diavolo veste Zara, mi aveva incuriosito per il titolo ispirato al famoso "Il diavolo veste Prada di Lauren Weisberger" e per la storia nostrana nonché autobiografica dell'autrice o meglio designer Mia Valenti.
Autrice: Mia Valenti
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 250
Ebook: 4,99
Cartaceo: 15,00
Pubblicazione: 13 gennaio 2015
2. Non mangiare sempre alla scrivania in pausa pranzo.
3. Dire quello che pensa (specialmente a Veronique).
4. Innamorarsi.
5. Firmare un abito per la Paris Fashion Week.
La
crisi picchia duro, le false partite Iva aumentano, i vecchi capi si
tengono strette le poltrone? Ragazze, infilatevi un tailleur (di Zara) e
stringete il vostro iPhone: il momento della riscossa è arrivato! Mia ha meno di trent’anni, una laurea e un dottorato, una
passione immensa per la moda, un profilo su tutti i social network e...
un lavoro precario da fashion designer. I suoi desideri più grandi sono:
1. Dormire, dormire, dormire di più2. Non mangiare sempre alla scrivania in pausa pranzo.
3. Dire quello che pensa (specialmente a Veronique).
4. Innamorarsi.
5. Firmare un abito per la Paris Fashion Week.
Sì,
perché Veronique, la sua supercapa, storica direttrice creativa della
prestigiosa casa di moda fiorentina per cui lavora, non le consente di
fare nessuna di queste cose e, a dispetto del suo status di “freelance”,
Mia ha rinunciato alla libertà per inseguire il sogno di diventare una
grande stilista. Da anni Veronique la tiene in scacco con il suo
egocentrismo e la volontà di non delegare nulla ai giovani, con i suoi
abiti strepitosi e la sua imbattibile rete di relazioni. Mia ha solo una
cosa in più di Veronique: è connessa alla rete. Veronique non sa
mandare un file in allegato, non sa cercare un numero nella rubrica del
telefonino, non sa quali siano i trend su Twitter. È da qui che
comincerà la riscossa di Mia e della sua generazione, in un mondo che
cambia alla velocità di un clic...
Autrice
Mia Valenti è
una giovane fashion designer, vive e lavora a Firenze per un'importante maison d'alta moda. Tra un bozzetto e l'altro, ha posato la sua matita e ha scritto il suo primo romanzo. Rigorosamente autobiografico.
Buona lettura!
Ciao! In effetti mi incuriosisce proprio per il titolo! Mi è piaciuta la tua recensione e il messaggio che traspare dal libro: cercare di non farsi frenare da nulla e correre il rischio.
RispondiEliminagrazie Avid!
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