martedì 15 novembre 2011

Recensione: Appunti di un Venditore di Donne di Giorgio Faletti

Ho terminato da poco questo romanzo davvero particolare. Ho amato Faletti da quando è uscito il suo primo romanzo Io Uccido e da allora l'ho seguito in tutti i suoi libri. Posso affermare che il suo andamento è un pò altalenante. Ci sono romanzi stupendi e altri un pò meno. Ma oggi vi voglio parlare di questo in particolare...

Titolo : Appunti di un Venditore di Donne
Autore : Giorgio Faletti
Casa Editrice : Dalai Editore
Prezzo : 20,00
Pubblicazione : 9 novembre 2010


1978. Mentre l’Italia intera vive i giorni drammatici del sequestro Moro, una Milano stremata dagli scontri politici e sotto la minaccia del banditismo si prepara a diventare la Città da Bere degli anni Ottanta. Per la società ricca, quella che nella bella stagione si trasferisce a Santa Margherita e Paraggi, i divertimenti si fanno sempre più estremi, in un clima da fine impero. È in questo ambiente, tra ristoranti di lusso, discoteche, bische clandestine e cabaret − dove cresce una nuova generazione di comici − che conduce i propri affari un uomo enigmatico, affascinante, reso cinico da una menomazione inflittagli per uno sgarbo. Tutti lo conoscono con il nome di Bravo. Lavora con le donne. Le vende. La sua esistenza è una lunga notte bianca che trascorre in compagnia di disperati, come l’amico Daytona. L’unico essere umano con cui pare avere un rapporto normale è Lucio, il vicino di casa. Ad accomunarli è la passione per i crittogrammi. La comparsa improvvisa di una ragazza, Carla, sembra risvegliare dolorosamente in Bravo sensazioni che credeva sopite per sempre. È invece l’inizio di un incubo che lo trasformerà in un uomo braccato dalla polizia, dai Servizi Segreti deviati, dalla criminalità organizzata e dai brigatisti rossi. Per salvarsi potrà contare solo su se stesso. Il mondo reale, cui aveva cercato di sottrarsi sostituendo l’oscurità alla luce del giorno, lo reclama mettendolo faccia a faccia con la violenza del proprio tempo. Qualcosa di talmente grosso da far apparire acqua cristallina i suoi torbidi traffici.

RECENSIONE
Quando ho concluso l'epilogo sono andata a leggermi i ringraziamenti. Poi sono rimasta a osservarlo. E' stato davvero un libro intenso. Mi ha coinvolto e mi ha trasportato in quell'Italia che non ho mai vissuto, in quei luoghi che vedo tutti i giorni, senza però effettivamente comprendere cosa c'è stato. Di certo è una storia inventata, ma l'ambientazione no. I fatti narrati sono accaduti. E' l'Italia delle Brigate Rosse, della Mafia, della droga e dei soldi. E' un racconto che scorre come il vento. Niente parti noiose e le descrizioni azzeccate servono per inquadrarti il periodo in cui tutto si svolge. Non è un giallo per come lo intendiamo solitamente. Niente Ispettore e niente RIS! QUi viene raccontata la storia di un uomo, Bravo; un'uomo che per vivere faceva il venditore di donne. Faletti ha centrato il bersaglio! Questo svetta immediatamenta alla prima posizione della mia classifica dei suoi libri! Seguito da Io Uccido e Io sono Dio. Ovviamente è un genere che deve piacere. La cosa che forse può disturbare qualcuno è il linguaggio forte utilizzato sin dal prologo. Non bisogna lasciarsi intimorire. Andate avanti e vedrete che ne varrà la pena!


Autore
Giorgio Faletti (Asti, 1950) ha esordito nel mondo della narrativa con Io uccido, che solo in Italia ha venduto più di quattro milioni e mezzo di copie ed è stato tradotto in tutte le principali lingue del mondo. Uno straordinario successo confermato con i romanzi Niente di vero tranne gli occhi, Fuori da un evidente destino, Io sono Dio e con l’antologia di racconti Pochi inutili nascondigli. www.giorgiofaletti.net
Buona lettura!


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