Dall'autore di Teddy avevo qualche aspettativa, disillusa dalle recensioni negative. Parecchia noia anche in questo libro, gennaio non è stato un periodo di grandi letture. La trama sembra volerti portare da qualche parte, a un plot twist spettacolare forse, invece anche arrivata alla fine il nulla cosmico. Banale. Trecento pagine per non raccontare niente. In copertina, come all'interno del libro si parla di ragni, addirittura un nido di ragni viene ritrovato nell'armadio di una delle casette degli ospiti del matrimonio ma non portano a nessuna conclusione. Non sono importanti per la storia, non sono assolutamente necessari. Altra cosa inutile a livello narrativo sono i pidocchi della bambina, perché li doveva per forza avere? Qual è stato il senso? Per fare schifo? Sinceramente pensavo a qualche elemento che si collegasse al paranormale come con Teddy, invece non si capisce perché l'autore ha pensato di inserirli. É un libro scritto bene, semplice ma che invoglia a sapere come prosegue la storia, ti fa credere che ci sia qualcosa alla fine, invece si sgonfia man a mano che si prosegue, ti fa perdere interesse e in un attimo è finita. Sinceramente sono rimasta delusa e non so se leggerò un altro suo libro. La storia in poche parole è di un padre che dopo degli anni risente sua figlia che lo invita al suo matrimonio. Non viene spiegato subito il perché i due non si parlassero più. Lui come se nulla fosse va e si porta dietro la sorella (zia della sposa) con una bimba in affido (con i su citati pidocchi). All'uomo non convince molto questa storia e inizia una sua personale indagine. Viene anche ritrovato il cadavere di una donna durante le prove del matrimonio ed a questo punto che l'inverosimile si impossessa del libro. Un vero spreco di talento.
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