lunedì 28 novembre 2016

Recensione: The Returned di Jason Mott

Buongiorno e buona settimana compagni lettori. E' un po' che non scrivo ma bazzico in giro per la blogosfera. Ho risolto i problemi di connessione e sto portando a termine le mie letture in sospeso. applausi. Inoltre venerdì ho scoperto che una collega blogger molto apprezzata ha deciso di lasciare la blogosfera per diversi motivi che condivido, in primis il cambiamento che c'è stato nei blog. Oramai si apre un blog solo per sponsorizzare libri per le CE e far si che queste inviino copie gratuite, senza più verificare l'effettiva validità della trama, oppure la nuova tendenza a fare blogtour che sinceramente hanno rotto l'anima. Io ho preso una posizione tanto tempo fa. Le anteprime sono quelle che io vorrei leggere e le recensioni sono sempre di libri non imposti. In ogni caso mi spiace molto che una blogger valida sia stata portata a lasciare questo mondo che purtoppo si sta sempre più sporcando. A propostito di reazioni diverse, il libro di oggi, letto quest'estate e preso in un mercatino, da cui pare sia stata tratta una serie tv che non ho visto, che non conoscevo e che non penso di vedere in quanto è stata cancellata subito, vengono analizzate le reazioni delle persone a un fatto strano e inaspettato: se dopo una cinquantina di anni tornassero in vita i nostri cari, ma non in modalità zombie stile the walking dead, ma tornassero a essere vivi e vegeti e respiranti, come prima che quella brutta malattia/incidente li portasse via? Che reazione avremmo?

Titolo: The returned
Autore: Jason Mott
Traduttrice: Elisabetta Lavarello
Casa Editrice: Harlequin Mondadori
Pagine: 336
Ebook: 4,99
Cartaceo: 11,00
Pubblicazione: 19 novembre 2013

Per Harold e Lucille Hargrave la vita è stata felice e amara allo stesso tempo, da quando hanno perso il figlio Jacob il giorno del suo ottavo compleanno, nel 1966. In tutti questi anni, si sono adattati a una vita tranquilla, senza di lui, lasciando che il tempo alleviasse il dolore... Finché un giorno Jacob, il loro dolce, prezioso bambino, misteriosamente, ricompare alla loro porta, in carne e ossa. E ha ancora otto anni. In tutto il mondo i morti stanno tornando dall'aldilà. Mentre il caos rischia di travolgere il mondo intero, la famiglia Hargrave di nuovo riunita si ritrova al centro di una comunità sull'orlo del collasso, costretta a fare i conti con una realtà nuova quanto misteriosa e con un conflitto che minaccia di sovvertire il significato stesso di genere umano.

RECENSIONE
La risposta alle domande poste sopra è all’interno di questo libro e dei mini tre ebook prequel. Pensate fuori dagli schemi, se aveste perso una persona molto cara e dopo la bellezza di cinquant’anni tornasse in vita bella come il sole, in salute e senza ricordi precedenti alla sua dipartita voi come reagireste? Sicuramente il primo impatto oltre allo stupore, sarebbe di estrema felicità. La potreste riabbracciare, potreste riaverla con voi. Ma successivamente col passare del tempo potreste trovarlo strano. C’è chi lo trova strano da subito come Harold. C’è chi pensa che nonostante sia strano l’importante è che sia tornato come Lucille. I due coniugi oramai anziani, hanno perso il loro figlioletto quando era piccolo, annegato per un incidente nel fiume. Quando improvvisamente ricompare le reazioni sono le più estreme e disparate. Harold asserisce che quello non sia suo figlio ma per amore di Lucille, che comunque non sarà mai convinta al cento per cento, lo accetta. Jacob non ha ricordi. L’ultima cosa che ha davanti agli occhi è la sua festa di compleanno e la corsa per il campo fino al fiume. Non sa quanto tempo è passato. Sa solo che vuole la sua mamma e il suo papà. Oltre a Jacob ricompaiono un sacco di altri redivivi. E il bello di questo libro è l’analisi che l’autore fa delle reazioni delle persone. C’è chi è invidioso che il proprio parente non sia tornato in vita e per questo disprezza i redivivi. C’è chi è spaventato e li allontana. C'è chi li accoglie a braccia aperte. C'è chi non da nemmeno una possibilità. Il libro si focalizza sulla coppia Harold Lucille e il loro figlioletto Jacob, ma da uno sguardo all'intera nazione scossa da questa "piaga", definita da qualcuno, dei morti che tornano in vita. Personalmente mi dovrei trovare nella situazione per essere certa di dirvi esattamente come mi comporterei. Così idealmente se mia nonna tornasse da me non fare altro che tenerla tra le braccia. Ma siccome è una cosa talmente assurda probabilmente rimarrei sotto shock. Il libro è concepito benissimo e Jason Mott, l'autore, riesce a esprimere le più disparate reazioni. Non posso dire che però la sua scrittura sia stata una meraviglia. Alcune parti sono state troppo lente, anche se mi rendo conto che la storia richiedeva quel tipo di lentezza, per cui diciamo che gliel'ho perdonato. Sono molto curiosa di leggere anche il suo altro libro perché credo abbia molto da raccontare e il suo stile lento potrebbe trasformarsi in qualcosa di poetico. Intanto è riuscito a concepire una storia diversa, non horror, ma introspettiva, che fa riflettere molto su quanto siamo abituati alle cose e come un cambiamento così grande possa sconvolgere l'intera umanità.

Libri

Autore
Jason Mott, scrittore americano del North Carolina, autore di due raccolte di poesie, ha pubblicato le sue opere anche in molte riviste letterarie. Nel 2009 è stato nominato per il Pushcart Prize, il premio dedicato agli autori pubblicati da piccoli editori. Il suo esordio nella narrativa avviene con The Returned, uscito in contemporanea in tutto il mondo e tradotto in ben 13 lingue. Dal romanzo, celebrato dalla classifica New York Times Bestseller List, è stata prodotta la serie televisiva Resurrection, firmata dalla ABC, con un cast stellare proveniente dai più famosi serial americani, in onda in Italia su RAI2. Per tutte le informazioni sull’autore: www.jasonmottauthor.com

Buona lettura!

2 commenti :

  1. Stavo pensando la stessa cosa dell'introduzione. Personalmente ho lasciato il mio blog allo sbando per 3 anni per via della mia vita e sono tornata da qualche mese ma ho sempre continuato ad essere presente leggendo opinioni e recensioni. Ultimamente mi sono innamorata dei book haul anche su youtube perchè vedi una persona entusiasta di leggere un libro e ti contagia (ovvio deve essere affine ai tuoi gusti o giu di li) e mi è venuta voglia di tornare a commentare le mie scelte. Non faccio più recensioni perchè non sono capace di scriverle, nel senso che non sono in grado di esprimere pareri senza fare spoiler e questo rovinerebbe la voglia di leggerle a chi non ha letto il libro. Chi ha letto il libro non penso venga a leggerla quindi le ho completamente abolite. In cambio faccio un recap mensile e un wrap up dove mostro tutti i miei acquisti e le mie letture con un breve pensiero. Ho aggiunto qualche puntata del tipo serie da continuare e non e delle challenge per il 2017. Ho passato il mio sabato a programmare tutto. Oggi apro e vedo una blogger che, per carità, non so manco chi sia e se mi segue con il quadruplo dei miei follower che ha preso e rifatto anche lei la stessa lista esattamente 24 ore dopo. E' vero non è una lista originale ma ci sono rimasta male e quasi schifata. Giro su altri blog e vedo solo blogtour a cui di rado partecipo perchè non avendo facebook e twitter sono sempre tagliata fuori. Una cosa l'ho notata in 3/4 anni non mai vinto manco mezza penna a un giveaway pur ogni volta sperandoci poi me lo devo comprare di tasca mia xD Tutto lo sfogo era per dire che ognuno gestiste il suo blog come vuole e piace, tu hai follower e io nemmeno uno ma non lo faccio per loro, lo faccio per me. Mettere su carta i miei pensieri con l'idea che qualcuno se si trova a passare di lì può esprimersi e dirmi anche io la penso così o non sono d'accordo con te! :*

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  2. Ciao Kris, siamo perfettamente in sintonia su questa cosa. Non sai quanto mi sia triste per questi abbandoni massicci. Spero vivamente che la qualità torni a farla da padrona e non che tutto venga rovinato per il materialismo..

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